Robot amici dell’uomo in campo medico: sviluppi futuri
I robot collaborativi, o comunemente cobot, sono oggi applicati in diversi settori: food, alberghiero, benessere fino a quello medico. Nascono per collaborare con l’uomo, grazie anche all’utilizzo di Intelligenze Artificiali attraverso cui auto-imparano e possono essere programmati per compiti specifici.
In particolare, nel settore medico si evidenzia sempre di più come i cobot sono amici dell’uomo e non una minaccia, contribuendo al benessere dei pazienti, ma anche a semplificare le attività dello staff medico. Oggi i robot sono sempre più intelligenti e in continua evoluzione con nuove applicazioni anche nel mondo della medicina. Ecco alcuni esempi di quali saranno gli sviluppi futuri.
Robot e campo medico: quali le applicazioni
Nella classifica del World’s Best Smart Hospital 2024 (Migliori ospedali del mondo ad alta tecnologia) tra le prime 300 posizioni si collocano ben 21 strutture mediche italiane. Segno di come i robot sono sempre più integrati nel campo medico anche nel nostro Paese. In particolare, dopo il Covid-19 le applicazioni dei cobot nella sanità in tutto il mondo hanno avuto un’accelerazione.
Oggi esistono robot che aiutano nella logistica, fornendo i materiali per le diagnosi e per le sale operatorie, alleggerendo il lavoro agli infermieri. In molti ospedali i robot aiutano i medici nelle diagnosi e in sala operatoria, mentre altri sono predisposti a intervenire in ambienti pericolosi per l’uomo e con un rischio biologico. Vi sono poi cobot che agiscono come supporto alla riabilitazione. Vediamo come i robot in ambito medico possono essere considerati un aiuto per i pazienti e per lo staff medico.
Protesi robotiche
Protesi che aiutano ad avere un’andatura simile a quella dell’uomo. Ecco come la combinazione tra le tecnologie di robotica intelligente e le AI può rendere migliore la vita di alcuni pazienti. È una ricerca sviluppata dal MIT (Istituto di Tecnologia del Massachussetts) in collaborazione con il Women’s Hospital di Brigham. Le protesi sono collegate direttamente al sistema nervoso centrale del corpo, con segnali che sono elaborati dalle Intelligenze Artificiali e trasmesse alle protesi robotiche.
Robot per l’igienizzazione
L’igiene nelle strutture mediche private e pubbliche è il primo passo per tutelare il benessere dei pazienti. Come dimostrato da diversi studi, spesso sui pavimenti degli ospedali si annidano germi e batteri che possono essere cause di patologie.
Anche in questo settore i collaborative robot aiutano lo staff di pulizia: strumenti amici degli uomini. Stiamo parlando dei robot pulitori, sempre più parte integrante delle strutture mediche. Sistemi che possono agire in autonomia, ad esempio accedendo nelle aree in cui c’è maggior rischio per la salute dello staff medico, oppure lavorando in sinergia con gli essere umani. Grazie alle loro tecnologie combinano in un’unica macchina tutti quei sistemi utili per spazzare, aspirare, lavare e igienizzare in un unico passaggio.
Robot amici dell’uomo: la stimolazione della memoria
Mantenere viva la memoria è l’obiettivo che si sono posti gli studiosi dell’Università della California di San Diego. Il loro progetto si chiama CARMEN acronimo di Cognitively Assistive Robot For Motivation ad Neurorehabilitation: un piccolo robot che insegna strategie cognitive per persone che hanno un decadimento dei processi mentali.
Due pazienti su tre, che lo hanno impiegato, hanno evidenziato un miglioramento nelle loro capacità cognitive. Come dichiarato dai ricercatori, questo è solo il primo passo verso nuove applicazioni di CARMEN.
Robot per sconfiggere patologie muscolari e dolore
Tra le applicazioni dei robot in ambito medico vi è un progetto dell’Università di Cambridge per far fronte ai disturbi dell’epilessia e del dolore cronico. Sono stati sviluppati sistemi di robotica morbida con dispositivi capaci di cambiare forma oltre ad avvolgere le fibre nervose senza procurare danni.
Grazie a questi impianti neurologici sarà possibile modulare o bloccare gli stimoli ai nervi, con un enorme benefico nella cura di disturbi e malattie degenerative.
Robot per la diagnostica e la catalogazione
Le prime applicazioni di robot in campo medico erano legate a strumenti di diagnostica: telecamere e sonde per i controlli. Oggi esistono bracci robotici che eseguono le analisi su campioni considerati pericolosi o nelle camere asettiche.
Altre applicazioni sono legate alla logistica. L’ospedale Gentofte di Copenaghen è stato tra i primi in Europa ad utilizzare bracci robotici guidati da AI per automatizzare la catalogazione dei campioni e velocizzare gli esami. Mentre è sempre più diffuso l’utilizzo di robot che trasportano i materiali nelle sale operatorie dai magazzini svolgendo questo compito decine di volte al giorno.
Cobot e chirurgia
Si chiama Sistema chirurgico da Vinci o comunemente Robot da Vinci, prodotto da un’azienda americana, la Intuitive Surgical Inc, tra le applicazioni di robotica intelligente più utilizzate nella chirurgia.
Si calcola che dal 2000, anno dell’introduzione del primo modello (oggi siamo arrivati alla versione XI), sono stati effettuati più di 2 milioni di interventi chirurgici. Certo, ancora non può operare in autonomia, ma permette di effettuare interventi a distanza, oppure assistere il chirurgo, per agire con azioni di estrema precisione. Grazie al suo intervento si velocizzano i tempi nella sala operatoria, ma anche quelli di recupero del paziente.
Conclusioni
Dal settore medico a quello del benessere, dai centri commerciali al mondo dei ristoranti i cobot sono sempre più parte integrante nella vita quotidiana, aiutando l’uomo. Rendono ogni attività più veloce, sicura ed efficiente.
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