Pulizia cliniche automatizzata con cobot
I robot collaborativi, o cobot, stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nel settore della pulizia e igienizzazione degli ambienti sanitari: la pulizia cliniche automatizzata con cobot può essere considerata, quindi, come una vera e propria rivoluzione capace di apportare grandi benefici all’intero settore!
Questi dispositivi automatizzati, conosciuti anche come robot pulitori, presentano caratteristiche ben precise: si tratta, infatti, di dispositivi compatti, dotati generalmente di ruote, spazzole e sensori per evitare ostacoli, che possono essere programmati per pulire autonomamente un ambiente, svolgendo vari tipi di funzioni quali spazzare, aspirare, lavare e disinfettare.
Un’altra caratteristica del cobot pulitore è quella di essere adatto a vari tipi di ambienti, dai centri sportivi ai ristoranti, cliniche veterinarie e uffici, offrendo, innanzitutto, un’ottimizzazione dei costi grazie al minor impiego di detergenti e personale.
Se a questo si aggiunge la capacità di garantire uno standard di pulizia e igiene superiore, si comprende benissimo quanto il suo utilizzo all’interno di cliniche e ospedali possa rivelarsi fondamentale per proteggere dipendenti e pazienti dal rischio di infezioni.
In questo articolo, esploreremo, pertanto, il ruolo dei cobot per la pulizia automatizzata nel settore sanitario, mostrando come possono essere in grado di migliorare le condizioni igieniche degli ambienti quali sale operatorie, reparti di terapia intensiva, corsie, sale d’attesa e nursery, offrendo più sicurezza, a costi competitivi.
Cobot e settore sanitario
Fra le numerose aree di applicazione dei cobot, prendendo in esame non solo i robot per la pulizia, ma tutti i tipi di robot collaborativo, il settore sanitario rappresenta senza dubbio dei più importanti. In un articolo precedente, abbiamo parlato, ad esempio, del robot infermiere, il quale è oggi impiegato all’interno di case di cura, case di riposto e ospedali, per supportare il personale ospedaliero in mansioni come sollevare pazienti, distribuire farmaci e monitorare i degenti.
Tuttavia, è proprio con l’introduzione dei robot per la pulizia automatizzata che il binomio “cobot- settore sanitario” diventa vincente. Le infezioni nosocomiali, ovvero le infezioni che si sviluppano durante la degenza in ospedale, rappresentano, infatti, uno dei rischi più significativi per la salute dei pazienti, ed è quindi essenziale che le cliniche e gli ospedali mantengano ambienti sanitari estremamente puliti.
Per questo motivo, la pulizia è, da sempre, una priorità assoluta nelle strutture sanitarie, ma allo stesso tempo è un processo che richiede tempo, risorse e personale qualificato.
In questo contesto, i cobot stanno dimostrando di essere una risorsa preziosa. Possono, infatti, essere programmati per svolgere una serie di attività legate alla pulizia e igienizzazione degli spazi, riducendo la necessità di intervento umano in alcune fasi del processo.
Possono, inoltre, lavorare in modo collaborativo con il personale medico e gli addetti alla pulizia, eseguendo compiti ripetitivi come la pulizia dei pavimenti, la disinfezione delle superfici e l’igienizzazione dei bagni, lasciando agli esseri umani la possibilità di concentrarsi su attività che richiedono maggiore attenzione e competenza.
Questo tipo di automazione non solo migliora la qualità del lavoro, ma permette anche di risparmiare tempo e ridurre il rischio di dimenticanze, che in ambienti sanitari possono avere conseguenze anche molto gravi.
Pulizia e igienizzazione di ambienti sanitari con cobot
Le operazioni di pulizia all’interno delle cliniche richiedono livelli di igiene molto elevati, e ogni dettaglio può fare la differenza nella prevenzione delle infezioni. I cobot, grazie alla loro capacità di essere programmati con alta precisione, possono garantire che ogni centimetro di superficie venga pulito e disinfettato in modo uniforme, senza errori.
Un esempio comune di cobot impiegato nella pulizia clinica è rappresentato dai robot per la pulizia dei pavimenti o robot lucidapavimenti. Questi dispositivi sono in grado di pulire grandi superfici in modo autonomo, seguendo percorsi prestabiliti o adattandosi dinamicamente all’ambiente circostante. I modelli più avanzati come il nostro Sveabot S100 sono, inoltre, dotati di sensori che permettono loro di rilevare ostacoli, evitare il personale o i pazienti in movimento e adeguare il loro percorso di pulizia in tempo reale.
Oltre alla pulizia dei pavimenti, i cobot possono essere utilizzati per la sanificazione delle superfici attraverso l’uso di luce ultravioletta (UV-C) o soluzioni disinfettanti spruzzate in modo controllato. La luce UV-C è particolarmente efficace nell’eliminare virus e batteri da superfici come banchi di lavoro, letti ospedalieri e attrezzature mediche, senza richiedere il contatto diretto con agenti chimici. Questa tecnologia riduce l’uso di disinfettanti chimici e minimizza il rischio di esposizione del personale a sostanze potenzialmente dannose.
Inoltre, i cobot possono essere programmati per eseguire le loro operazioni di pulizia durante le ore non lavorative, quando i pazienti e il personale sono assenti o ridotti, migliorando così l’efficienza e riducendo al minimo l’interruzione delle normali attività cliniche. Questa flessibilità operativa rende i cobot particolarmente utili in contesti in cui è necessaria una pulizia costante e frequente, come le sale operatorie, le unità di terapia intensiva e le aree comuni degli ospedali.
Vantaggi della pulizia cliniche automatizzata
L’adozione di cobot per la pulizia clinica automatizzata offre numerosi vantaggi, non solo in termini di efficienza operativa, ma anche per la qualità complessiva dell’igiene e la riduzione dei rischi per la salute. Vediamo, di seguito, i principali.
Migliore standard di pulizia
Uno dei vantaggi più evidenti dei cobot è la capacità di mantenere uno standard di pulizia elevato e costante. Grazie alla loro programmazione e alla capacità di lavorare in modo ripetitivo senza stancarsi, i cobot possono garantire che ogni zona di una clinica venga pulita in modo accurato e regolare. A differenza degli esseri umani, i cobot non soffrono di fatica o distrazione, il che riduce la possibilità di errori o omissioni durante il processo di pulizia.
Riduzione del rischio di infezioni
L’uso di cobot per la disinfezione con luce UV-C o altre tecnologie avanzate può ridurre in modo significativo il rischio di infezioni nosocomiali. Poiché i cobot sono in grado di coprire ogni superficie in modo uniforme e preciso, il rischio che virus e batteri sopravvivano dopo una sessione di pulizia è inferiore rispetto a quando la pulizia è affidata unicamente al personale umano. Questo aspetto è particolarmente cruciale in contesti ad alto rischio come le sale operatorie e le unità di terapia intensiva.
Più sicurezza del personale
I cobot permettono anche di migliorare la sicurezza del personale sanitario quali medici e infermieri, e del personale non sanitario, compresi gli addetti alla pulizia, riducendo l’esposizione con pazienti con malattie infettive, oggetti e superfici contaminate e sostanze chimiche potenzialmente. Sostituendo l’uomo con le macchine per i compiti più ripetitivi e noiosi, si anche i rischi di infortuni e incidenti sul lavoro.
Efficienza e risparmio di tempo
La capacità dei cobot di lavorare autonomamente e durante le ore non lavorative consente alle cliniche di ottimizzare l’uso del tempo e delle risorse. Il personale umano può concentrarsi su attività più complesse o che richiedono interazioni con i pazienti, mentre i cobot svolgono compiti ripetitivi come la pulizia dei pavimenti e delle superfici durante le ore notturne o quando il personale e i degenti non sono presenti.
Sostenibilità ambientale
L’utilizzo di cobot può contribuire a una maggiore sostenibilità ambientale, in quanto alcuni modelli richiedono meno acqua e meno prodotti chimici per svolgere le loro funzioni. Inoltre, l’uso della luce UV-C come metodo di sanificazione elimina la necessità di utilizzare prodotti disinfettanti a base chimica, riducendo l’impatto ambientale e i costi di smaltimento.
I cobot pulitori fanno risparmiare?
Una delle questioni chiave quando si parla di automazione è se essa possa portare a un effettivo risparmio economico per le aziende o, in questo caso, per le strutture sanitarie. Nel contesto della pulizia clinica automatizzata, i cobot sembrano offrire numerosi vantaggi economici. Scopriamoli subito insieme!
Riduzione dei costi operativi
L’adozione di cobot può portare a una significativa riduzione dei costi operativi nel lungo termine. Si riducono, infatti, sia i costi per il personale (che, comunque, come vedremo nel prossimo paragrafo non viene eliminato, ma ottimizzato), ma soprattutto quello per l’acquisto di prodotti per l’igiene e la sanificazione, con vantaggi ance per la l’ambiente.
Ottimizzazione delle risorse umane
I cobot permettono di ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane, consentendo al personale di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto, come la cura dei pazienti o la gestione delle emergenze sanitarie. Questo può portare a un miglioramento complessivo della qualità del servizio offerto e a una maggiore soddisfazione sia del personale che dei pazienti.
Minori costi legati alle infezioni nosocomiali
Un altro aspetto da considerare è la riduzione dei costi legati alle infezioni nosocomiali. La prevenzione di tali infezioni, grazie a una pulizia e disinfezione più accurata, può ridurre i costi associati alla gestione delle complicazioni mediche, alla degenza prolungata dei pazienti e alle eventuali cause legali.
Risparmio sui materiali di consumo e sull’alimentazione
L’automazione dei processi di pulizia può anche portare a un risparmio sui materiali di consumo, come i prodotti chimici e l’acqua. I cobot, grazie alla loro precisione, utilizzano solo la quantità necessaria di risorse per svolgere il loro compito, riducendo così gli sprechi.
Anche i costi per la loro alimentazione sono più che abbordabili, in quanto i robot pulitori sono alimentati, in genere, da batterie ad alta capacità che permettono loro di pulire fino a 5000 mq con una singola ricarica. Il consumo è stimato tra 350 e 500 watt per ciclo di utilizzo e ricarica, con un sistema di ricarica automatica a basso voltaggio che ottimizza i consumi. Molto meno di una lucidatrice per pavimenti tradizionale!
Conclusioni
L’introduzione dei cobot nella pulizia delle cliniche e degli ospedali rappresenta un passo avanti significativo verso una gestione più efficiente e sicura degli ambienti sanitari, capace di garantire anche un riduzione significativa dei costi, a fronte di un investimento iniziale non così proibitivo dato che esistono opzioni alternativo quali ad esempio quella del noleggio.
La pulizia clinica automatizzata con cobot è da considerarsi, quindi, non solo una realtà del presente, ma soprattutto come una visione del futuro in cui l’innovazione tecnologica continuerà a migliorare la qualità della vita e della cura dei pazienti.
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