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Carta delle Idee della Robotica Collaborativa

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Quando, all’inizio degli anni 2000, è stato introdotto il primo CoBot, le idee sono state subito chiare. La Robotica Collaborativa rappresentava l’evoluzione del rapporto uomo macchina in cui i robot avrebbero lavorato a fianco delle persone, e non al contrario. Perché questo concetto fosse ancora più chiaro, un gruppo di esperti provenienti da università, aziende e centri di ricerca ha dato vita a una serie di eventi chiamati “Stati Generali della Robotica Collaborativa”. Questi sono andati avanti dall’autunno del 2020 fino a maggio 2022. Bene, tutte le idee emerse nel corso di questi incontri sono state raccolte in una sorta di “Carta delle Idee della Robotica Collaborativa“.

Dato che si tratta di un documento di circa cento pagine qui cercheremo di fornirti solo gli spunti principali che sono presenti all’interno della Carta.

Flessibilità e Ridistribuzione dei Compiti

I CoBot sono stati creati, principalmente, per migliorare il lavoro dell’uomo. Da quando i robot collaborativi sono entrati nelle fabbriche, un sacco di aziende hanno visto miglioramenti non solo nel lavoro stesso, ma anche nella redistribuzione dei compiti.

Le macchine non collaborative, infatti, per garantire la sicurezza, presupponevano una divisione netta di spazi e mansioni tra operatori e robot. Questo ha reso, per certi aspetti, il lavoro più sicuro per le persone, ma ha anche causato alcune rigidità nei processi produttivi.

Poi è arrivata la svolta della robotica collaborativa! I famosi “CoBot” hanno completamente rivoluzionato la scena. I bracci robotici flessibili, primi esempi di robot collaborativi, hanno consentito a persone e macchine di collaborare fianco a fianco.

Questa flessibilità ha reso il lavoro sicuro anche quando operatori e robot condividevano spazi, ridistribuendo i compiti in modo più efficiente a tutto vantaggio, naturalmente, delle persone.

Sicurezza

L’utilizzo di Robot Collaborativi dotati di sensori capaci di percepire la presenza degli operatori e, al tempo stesso, di svolgere mansioni delicate e pericolose, ha migliorato i livelli di sicurezza delle fabbriche, nelle aziende di logistica e, in generale, in tutti i luoghi di lavoro in cui questi strumenti siano stati già adottati.

I dati disponibili parlano chiaro: l’impiego di CoBot ha reso complessivamente i luoghi di lavoro più sicuri riducendo gli infortuni e le malattie professionali.

Formazione

Se è vero, da una parte, che l’automazione può rendere alcune mansioni umane obsolete, è altrettanto vero che genera un aumento netto di posti di lavoro. Tuttavia, c’è un elemento chiave: garantire una formazione adeguata. Automatizzare richiede, infatti, nuove competenze e abilità, soprattutto quando si parla di sicurezza sul luogo di lavoro.

Uno dei punti chiave all’interno della Carta delle Idee della Robotica Collaborativa è, dunque, quello di favorire la formazione in tutti gli ambienti di lavoro. Concentrare le risorse formative su questa tecnologia riveste, infatti, un ruolo cruciale per agevolare la transizione e dotare rapidamente gli operatori delle competenze necessarie per svolgere mansioni più sicure e gratificanti grazie ai CoBot.

Versatilità e Facilità di Utilizzo

All’interno della Carta, gli esperti salutano l’avvento della Robotica Collaborativa come un nuovo “Rinascimento Tecnologico” in cui rimane centrale la figura umana. Tutto questo è favorito non solo dalla condivisione degli spazi e dalla flessibilità di utilizzo, ma anche dal fatto che si tratta di dispositivi implementabili su vasta scala e con costi contenuti.

Negli ultimi decenni, poche tecnologie di automazione hanno dimostrato la stessa versatilità della Cobotica. Questa forma di automazione ha trovato applicazione in diversi ambiti applicativi, dall’industria al commercio e alla ristorazione, creando uno spazio nuovo in cui l’azione umana si fonde con quella delle macchine. Grazie a una base solida di esperienze dirette e casi applicativi, la ricerca e lo sviluppo hanno esplorato nuove possibilità di implementazione.

L’obiettivo per il futuro è, dunque, quello di andare sempre di più verso una maggiore versatilità e facilità d’utilizzo. L’idea di fondo è la seguente: quando i CoBot diventeranno altrettanto intuitivi come lo smartphone, avremo a disposizione una tecnologia capace di rivoluzionare il nostro approccio alla produzione e alla vita quotidiana.

Sarà una tecnologia che creerà uno spazio in cui l’uomo sarà al centro. Questo è il terreno fertile per un nuovo Rinascimento Tecnologico. Un nuovo Umanesimo, in cui la semplicità d’uso offerta dai CoBot sarà il tratto distintivo del lavoro e dell’esperienza quotidiana del futuro.

Conclusione

La Carta delle Idee della Robotica Collaborativa è, quindi, un documento utile a fare il punto dello stato di avanzamento di questa tecnologia, individuandone anche i possibili sviluppi futuri.

Quello che ci dice, di fatto, è questo: la Robotica Collaborativa sta uscendo dai tradizionali ambiti industriali per diffondersi in settori fino ad ora poco sfruttati come, ad esempio, l’edilizia, i traporti, l’agricoltura e il commercio.

Dal 2008, anno di introduzione del primo CoBot, ad oggi, i Robot Collaborativi hanno trovato applicazione in molteplici settori, spaziando dalle scuole agli ospedali fino alla produzione alimentare. Questi robot hanno superato i confini tradizionali, mostrando sicurezza e facilità di programmazione. Sono stati implementati in settori fino ad allora inaccessibili all’uso delle macchine, promettendo maggiore efficienza e sicurezza sul lavoro.

Accademici ed esperti di Robotica oggi, di fatto, concordano sull’importanza della semplicità d’uso per i cobot, paragonandola all’usabilità di uno smartphone. I cobot, progettati con controller simili a computer e interfacce utente intuitive, hanno semplificato l’interazione uomo-macchina, aprendo la robotica anche a piccole aziende senza competenze specifiche nel settore.

Così come gli smartphone sono diventati essenziali nella vita quotidiana, i CoBot sembrano, dunque, destinati a essere strumenti sempre più diffusi, collocando di nuovo l’uomo al centro del processo produttivo.

Questa è l’idea che guida anche la nostra attività. Quello che ci proponiamo è di offrire soluzioni nel campo della Robotica Collaborativa in Italia, permettendoti di godere di tutti i benefici che questa innovazione tecnologica in un settore ben specifico: la ristorazione.

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